Le vittime cresceranno esponenzialmente in Brasile, il paese sudamericano oggi più colpito dal coronavirus. Secondo l’OMS potrebbero diventare 88000 nel mese di agosto. Il dubbio dell'Organizzazione è che i numeri attuali non corrispondano alla realtà. Oltre 391000 i casi confermati, oltre 24000 le vittime, più di 1000 in 24 ore secondo le cifre del Ministero della Salute. L'economia è al collasso i trasporti pure. L'interminabile serie di negozi chiusi a San Paolo è l'eloquente esempio del totale crollo delle vendite. Bloccati oltre 180 cittadini colombiani nell'aeroporto della megalopoli. Turisti, studenti, migranti sono in quarantena all'interno dello scalo non disponendo del denaro per pagare né alloggi né voli. La corruzione aggrava il problema, la polizia indaga sulla costruzione di strutture d’emergenza a Rio. È il Sudamerica il nuovo epicentro. L’OMS ha espresso apprensione per la diffusione del virus anche in Perù e in Cile, dove la trasmissione è in rapida crescita. Alla periferia di Santiago le persone protestano alzando barricate per le tragiche condizioni economiche. Manca il cibo, invocano l'aiuto del Governo. Cittadini e medici manifestano insieme a Buenos Aires. Scarseggiano il personale, le protezioni necessarie negli ospedali, acqua e cibo nei quartieri più poveri come la Vieja, la baraccopoli della capitale, seriamente colpita dal virus. Le bare russe riempiono il cimitero di Sukovo a Mosca. La regola è seppellire le vittime del Covid nella stessa area e mentre Putin annuncia che il tragico picco è stato superato le cifre non coincidono. 101 sono i medici deceduti secondo i dati del Governo dall'inizio della pandemia, 293 secondo le informazioni diffuse online dal personale stesso.