Manca meno di una settimana all'inizio delle Olimpiadi di Tokyo, ma tutto c'è tranne che aria di festa. Un'edizione sfortunata, rinviata di un anno a causa della pandemia, privata delle urla del pubblico sugli spalti, sostiuite da quelle registrate, e ora sotto l'incubo dei nuovi contagi da Covid. Proprio nella capitale giapponese negli ultimi giorni si è assistito ad un aumento dei casi come non capitava da sei mesi. E, ad aggravare la situazione, nel villaggio olimpico sono stati registrati i primi casi di positività tra gli atleti. Una situazione delicata che alimenta le proteste dei giapponesi, sempre più contrari allo svolgimento delle Olimpiadi e preoccupati che l'enorme flusso di turisti possa aumentare ancor di più i contagi. Da diverse settimane Tokyo sta facendo i conti con la variante Delta, tanto da costringere il Governo a prorogare lo stato di emergenza fino al 22 agosto, oltre la durata dei Giochi che, da programma, si svolgeranno dal 24 luglio al 9 agosto. Un tasso di positivi ancora troppo basso per mettere in dubbio l'evento secondo il Presidente del Comitato Olimpico Thomas Bach che, come lui stesso ha ribadito, le stringenti norme anticovid, a cui si sottopongono i partecipanti, stanno funzionando e lancia un appello ai giapponesi: di dare il benvenuto a tutti gli atleti. Un invito che difficilmente verrà colto, soprattutto dagli oltre 450.000 che hanno firmato una petizione per fermare i Giochi e che mostra come queste Olimpiadi siano nate sotto una cattiva stella.