"Presidente grazie per questa intervista. Iniziamo dalla Polonia, la Polonia è in prima linea sugli aiuti militari all'Ucraina, lo è stata per esempio sui carri armati. Lei è premio Nobel per la pace e è stato alla guida di un movimento pacifista. Come vede questa linea politica?" "Dunque, ci sarebbero due percorsi da seguire, certamente il primo è quello umanitario, di aiuti umanitari e quant'altro per aiutare la popolazione, giustamente, in questo non dobbiamo mai fermarci, anche per quanto riguarda gli aiuti militari, ma non sono quelli i decisivi. Infatti l'altro percorso che io propongo fortemente, è il percorso riguardante il cambiamento del sistema politico all'interno della stessa Russia, del Governo russo, perché non è il solo presidente della Russia che risponde di tutte quelle cose che stanno succedendo in Ucraina, è proprio il sistema politico della Russia che va cambiato e bisognerebbe aiutarli in questo. Se, ad esempio, un presidente della Russia o della Cina avesse solamente due mandati a disposizione, due mandati di sei anni o di anni 5 anni, per poter svolgere il proprio ruolo, senz'altro non avrebbe mai potuto realizzare una cosa simile, come quella che sta accadendo attualmente in Ucraina, perché non avrebbe neanche avuto il tempo ma, non solamente il tempo, avrebbe sicuramente riflettuto sulle conseguenze che avrebbe dovuto affrontare successivamente, dopo il mandato.".