Dopo la risposta angloamericana di venerdì scorso, la situazione si è tutt'altro che normalizzata nel Golfo di Aden. I ribelli yemeni-houthi hanno colpito una nave mercantile battente bandiera delle isole Marshall di proprietà degli Stati Uniti, poche ore prima che il primo ministro britannico Rishi Sunak, si presentasse alla Camera dei Comuni per riferire sulle decisioni prese la settimana scorsa, e dopo aver già detto in mattinata, che il Regno Unito non esisterà ad agire ancora contro i miliziani colpendo le loro basi. La nave mercantile non ha riportato danni e non ci sono stati feriti, ma appare chiaro che gli Houthi sono pronti a colpire ancora e che il rischio di una ulteriore escalation nella regione è alto. Il leader dell'opposizione Keir Starmer ha definito gli attacchi dei miliziani, sostenuti dall'Iran, illegali e inaccettabili in linea, con quanto già sostenuto dal ministro della difesa Grant Shapps. Lo stesso ministro, intervenendo ad un evento pubblico, ha dichiarato che il Regno Unito deve prepararsi ad altre guerre che, nei prossimi cinque anni, coinvolgeranno Cina, Russia Corea del Nord e Iran.