Patrick Zaky, resta in carcere al Cairo almeno fino al 7 ottobre. È stata rinviata per motivi di sicurezza l'udienza della Corte di Assise chiamata a decidere se confermare o meno la detenzione del giovane in carcere dal 7 febbraio, dopo il fermo all'aeroporto della capitale egiziana, dove si trovava per una breve vacanza. Rinvio causato, spiega l'avvocato, da una tentata evasione di alcuni condannati a morte. L'attivista ricercatore egiziano, iscritto all'università di Bologna, è accusato di incitamento alla protesta e istigazione al terrorismo, legati ad alcune pubblicazioni su un account Facebook che secondo la sua difesa è falso. Accuse che potrebbero costargli fino a 25 anni di carcere. Zaky è detenuto nella prigione di Tora nei sobborghi del Cairo, luogo di privazione e tortura. Per i legali di Zaky questa controversa vicenda sottolinea come in Egitto le libertà politiche e personali di stampa e di espressione siano sempre più ristrette.