Questa domanda è un po' personale: lei in questi due anni e mezzo ormai ha mai sentito di essere in pericolo personale per la sua vita e se c'è stato un momento in cui questa sensazione è stata più forte rispetto ad altri momenti? "Io non penso assolutamente a questo, perché qualsiasi persona innanzitutto se sei un padre e hai paura che non succeda nulla con i tuoi figli con i vicini parenti. Oggi non abbiamo diritto di pensare a noi stessi, perché muoiono le persone c'è la guerra e quindi sono tutte le persone per me sono i cari, quindi sinceramente bisogna pensare come resistere, come finire questa guerra, come fare in modo che Putin si ritiri e si ritiri questo nazismo russo che è molto importante che non ci sia, perchè anche non finendo la guerra in Ucraina, lui può andare con la guerra verso l'altro Paese, quindi ci saranno persone che soffriranno negli altri Paesi, persone vive, quindi bisogna fermarlo. Fermare questo crimine, come è successo durante perché c'è stato questo crimine, crimine contro l'umanità. Ecco quello che accade oggi in Ucraina, sono crimini contro l'umanità solo che ha iniziato dall'Ucraina".























