La decisione è presa, il guanto di sfida raccolto, l'incontro giovedì in Turchia si farà. Zelensky ha accettato la proposta di Mosca di colloqui diretti che non prevedono però prima una tregua, semmai dopo. A convincere il leader ucraino contrario a negoziati che non fossero preceduti da un cessate il fuoco credibile e duraturo, è stata la netta presa di posizione della Casa Bianca. Il Presidente USA, Donald Trump su Truth ha scritto: "Kiev dovrebbe accettare immediatamente i colloqui in Turchia". Il Tycoon aveva aggiunto "Il Presidente Putin non vuole avere un cessate il fuoco con l'Ucraina, ma vuole vedersi giovedì in Turchia per negoziare una possibile fine di questo bagno di sangue". Non è mancata la stoccata a Mosca. "Inizio a dubitare che l'Ucraina farà un accordo con Putin, che è troppo impegnato a celebrare la vittoria della Seconda Guerra Mondiale che non sarebbe stata vinta senza gli Stati Uniti". Il leader della coalizione dei Volenterosi e Kiev stessa avevano dato un ultimatum alla Russia: tregua di 30 giorni a partire da lunedì 12/05 e poi negoziati. Il Presidente Putin aveva invece scompaginato le carte in tavola. La parola passa ora ai negoziati previsti il 15/05 a Istanbul, che aveva aggiunto il leader russo, "Devono ripartire da dove si sono interrotti nel marzo del 2022. Erdogan pronto a ospitare i colloqui, parla di svolta storica. La location scelta da Putin non è casuale, già in passato la Turchia ha svolto il suo ruolo di mediazione. Inoltre dal 14 al 16/05 da Paesi della NATO, dove è atteso il Segretario di Stato americano Marco Rubio. Francesca Cersosimo, Set G24. .