Parlano di Ucraina senza l'Ucraina. Il più grande timore di Zelensky si concretizza e su questo il presidente era stato chiaro fin dall'inizio della guerra. "Non esiste alcun negoziato di pace se al tavolo delle trattative non c'è l'Ucraina" Zelensky non è stato invitato ai colloqui tra Stati Uniti e Russia in Arabia Saudita, si trova in Turchia ospite del presidente Erdogan, dalla capitale turca lancia il suo messaggio. L'ucraina, dice, non ha ceduto agli ultimatum russi quando Mosca ha lanciato la sua invasione su vasta scala tre anni fa e non intende farlo ora. E ripete la sua richiesta. Chi è in grado di fornire garanzie di sicurezza deve essere invitato a partecipare ai negoziati futuri, ritenendo che i colloqui tra Stati Uniti e Russia abbiano inferto un duro colpo alla politica occidentale mentre si appresta ad accogliere a Kiev l'inviato di Trump, tanto da rimandare al 10 marzo il viaggio in Arabia Saudita. Da parte sua, il presidente turco Erdogan definisce l'integrità territoriale e la sovranità dell'Ucraina indiscutibile e rilancia proponendo Ankara come sede per eventuali colloqui di pace. La rivalità con Riad comincia a farsi sentire. In segno di buona fede dice poi di voler implementare un regolamento per garantire la sicurezza della navigazione commerciale nel Mar Nero, sarebbe un'occasione per riallacciare i rapporti, conclude, lui che era stato fautore degli accordi sul grano. .