La situazione sul campo in Ucraina si complica per le forze di Kiev e le parole del presidente Zelensky danno la cifra della preoccupazione. A Pokrovsk e nella regione di Zaporizhzhia, i russi stanno aumentando il numero e l'entità degli attacchi, scrive sui social il leader ucraino. La situazione lì rimane difficile, ma noi continuiamo a distruggere l'occupante. La pesante offensiva delle forze russe costringe infatti l'Ucraina a ripiegare da cinque insediamenti nella regione meridionale di Zaporizhzhia. Una ritirata dovuta non solo all'intensificarsi degli assalti, ma anche ai numerosi tentativi di infiltrazione e all'aumento dell'impatto di fuoco sulle posizioni di Kiev, che ha portato alla distruzione di tutti i rifugi e delle fortificazioni. Situazione difficile anche altrove. Le forze di Mosca hanno approfittato delle cattive condizioni del tempo, in particolare della fitta nebbia, per penetrare a Pokrovsk, nella regione del Donetsk. In città sono entrati oltre 300 soldati. Da un anno la Russia cerca di conquistare Pokrovsk, ridotta ormai a una città fantasma, epicentro di una battaglia campale e obiettivo politico simbolico per Mosca. La città, già crocevia ferroviario e stradale fondamentale per i rifornimenti di Kiev, ha perso la sua valenza strategica, ma la definitiva caduta dividerebbe in due il fronte orientale, aprendo ai russi un corridoio verso ovest. La preoccupazione di Kiev è anche sul fronte diplomatico. Secondo il Kyiv Post, l'amministrazione Trump sta spingendo per eliminare dal testo della risoluzione annuale dell'ONU, la difesa dell'integrità territoriale dell'Ucraina e il termine aggressione. Nel frattempo è stato annunciato che i ministri degli Affari europei dell'Unione europea si riuniranno il 10 e 11/12 a Leopoli, in Ucraina, per dare un impulso al processo di adesione di Kiev all'Unione europea e superare il veto ungherese. .























