È uno degli scooter più amati, uno di quei 2 ruote che hanno fatto crescere generazioni di 14enni, accompagnandoli verso l'agognata indipendenza, e reso libero chi viveva in balia di città congestionate e della moderna insostenibilità. Il Piaggio Liberty si rinnova ma rimane fedele a se stesso, ad una filosofia che lo ha portato ad essere leader del mercato fin dalla sua nascita, nel 1997. E allora, nuovo il faro anteriore, nuove colorazioni, nuove finiture, stesso comfort, stessa maneggevolezza, ma soprattutto stesso prezzo. Il Liberty ha nel nome la sua vocazione, per questo va scoperto con gli occhi dell'anima più che con la vista. Sguscia nel traffico senza esitazioni, è leggero ma stabile grazie alle ruote alte, non ha paura delle rotaie del tram, le sospensioni sono tarate sul comodo ma quando ci si ferma al semaforo non si ha l'effetto dondolo che infastidisce gli scooteristi e fa sghignazzare i motociclisti. Nella versione che noi abbiamo provato più a lungo, la 125, non ci sono mancati i centimetri cubici del fratello maggiore da 150. Scatto e ripresa sono ottimi, in caso di bisogno si può contare su una discreta riserva di potenza. Tutto è votato al comfort, nessuna concessione al racing. E se poi ci viene voglia di fare una capatina in tangenziale o in autostrada, cosa permessa dal nuovo codice della strada ai 125, beh, il Liberty riuscirà a stupire anche i più scettici con un comportamento senza pecche, a patto di tenersi lontani da tir e corsie super veloci. Il telaio è realizzato in tubi di acciaio ad alta resistenza, l'interasse che ne scaturisce offre una stabilità a prova di pavé. Ottima la frenata, che può contare su un disco all'anteriore da 240 mm e un tamburo al posteriore da 140. I 3 motori si distinguono per consumi minimi: il 50 e il 125 percorrono in media 40 km-litro, poco meno il 150 che si ferma a 37. Sono tutti raffreddati ad aria, i più grandi con 3 valvole per cilindro. Un buon compromesso tra semplicità di realizzazione, efficienza e prestazioni, con omologazione Euro 5+. Piacevole la nuova strumentazione digitale, con display a colori da 5,5 pollici ricco di informazioni. Da segmento superiore, poi, l'ultima versione della Piaggio Multimedia Platform, che permette di connettere smartphone sia Android che iOS per controllare tutte le funzioni dello scooter. E allo spegnimento l'App registra la posizione per ritrovarlo anche nel bel mezzo del caos cittadino. Perché gli occhi dell'anima, qualche volta, da soli non bastano.























