L'elezione di Emmanuel Macron rafforza l'asse esistente tra i governi d'Italia e Francia. Mario Draghi, che con il presidente francese ha un rapporto privilegiato, commenta la vittoria del già inquilino dell'Eliseo parlando di splendida notizia per tutta l'Europa. Italia e Francia sono impegnate fianco a fianco per un'Unione più forte, più coesa, più giusta, dicono da Palazzo Chigi. Congratulazioni e apprezzamenti e considerazioni che risuonano simili in tutta l'area di centro-sinistra, a cominciare da Enrico Letta. Hanno perso l'antieuropeismo, Putin e il sovranismo nazionalista, twitta, ora con questo successo l'Europa è rafforzata. Sullo sfondo di quasi tutti i commenti anche la necessaria compattezza sulla guerra mossa all'Ucraina dalla Russia. Matteo Renzi, oltre a parlare di una bellissima pagina di speranza per la Francia e per l'Europa, rivendica con orgoglio di essere stato con il presidente fin dall'inizio, stilettata indirizzata assai probabilmente al Movimento 5 Stelle che in passato ebbe posizioni lontane da Macron, eppure per primi a salutare il vincitore delle elezioni francesi è proprio il Ministro degli Esteri Luigi Di Maio e poi Giuseppe Conte, che nelle ultime ore, aveva bollato come vergognoso il tentativo di attribuire al Movimento una simpatia lepenista. Dal centrodestra arrivano le congratulazioni di Forza Italia. L'idea di fondo è che quel voto confermi che la destra sovranista non vince. Ancora più esplicito Brunetta, nessuno potrà più prescindere da una scelta di campo netta, priva di ambiguità e di distinguo a favore dell'europeismo, riferimento che sembra andare dritto all'indirizzo di Giorgia Meloni che siede nello stesso raggruppamento di Le Pen ma che per ora non commenta mentre, alla leader della destra francese, arrivano i complimenti di Matteo Salvini. Sola contro tutti, coerente e sorridente, hai raccolto il voto di 13 milioni di francesi, avanti insieme.























