Dai vertici nazionali a quelli locali. Il Pd corre ai ripari dopo il caso delle presunte tessere comprate in un circolo di Napoli. Siamo a Miano, periferia nord della città. Un video pubblicato da Repubblica mostra le fasi dell’ultimo giorno utile per il tesseramento. Alle persone in fila viene spiegato che devono portare tessera e codice fiscale, mentre la quota richiesta per rinnovare l’iscrizione (10 euro) viene messa a disposizione da qualcun altro. Il “Michel” citato nel video è Michel Di Prisco, l’ex vice Presidente della municipalità, già coinvolto nel caso delle primarie poi annullate nel 2011 per sospetti brogli. Passano poche ore dalla denuncia e il Pd prende una serie di provvedimenti. Il Segretario provinciale chiede di bloccare le richieste di adesione arrivate dal circolo di Miano, che nel frattempo è stato commissariato e affidato all’ex senatrice Graziella Pagano. “Saremo inflessibili” assicura il Segretario regionale, Assunta Tartaglione. Massima fermezza garantiscono Matteo Orfini e Lorenzo Guerini. Emanuele Fiano, inviato dai vertici a Napoli per far chiarezza, spiega che gli anticorpi alle infiltrazioni nel partito funzionano, visto che 300 pre-iscrizioni irregolari sono già state bloccate e assicura “Non accetteremo che qualcuno iscriva al Pd gruppi di persone o iscritti che facciano capo a una persona sola”. Continuare a vigilare è la richiesta di Andrea Orlando. “Mi fido di chi oggi è chiamato a gestire questo passaggio delicato. Cerchiamo di farlo al meglio”. Intanto emergono altri casi sospetti in altri quartieri, mentre a Castellammare il tesseramento è stato bloccato perché oltre 100 tessere risultavano comprate con la stessa carta di credito.