Nel suo viaggio a Roma il leader dell'Autorità Nazionale Palestinese Abu Mazen, che dopo il Papa ha incontrato il capo dello Stato Mattarella e il Presidente del Consiglio Meloni, ha in tutte le occasioni ribadito la volontà di arrivare alla soluzione dei due popoli in due Stati. Anzi, "siamo contro la guerra e il terrorismo", ha detto. "Vogliamo vivere in un nostro Stato accanto a Israele, che abbiamo già riconosciuto ma che ora deve riconoscere noi e il nostro territorio". Il tema della creazione dei due Stati è stato rilanciato dallo stesso Mattarella, per il quale è cruciale che ci sia il disarmo di Hamas e il forte coinvolgimento dei Paesi arabi. "Bisogna fare presto per evitare che chi non vuole la pace in entrambi gli schieramenti possa riorganizzarsi", ha aggiunto il Presidente della Repubblica, "e in questo processo la funzione dell'ANP è fondamentale". "L'Autorità Nazionale Palestinese è un interlocutore assolutamente fondamentale per l'Italia e per la comunità internazionale, in questo periodo in maniera particolarmente intensa". Dopo il Quirinale, per il leader palestinese è stata la volta dell'incontro con Giorgia Meloni a Palazzo Chigi. Un'ora di colloquio cordiale, il Presidente del Consiglio ha sottolineato l'impegno del nostro Paese sul fronte degli aiuti umanitari e per la prossima ricostruzione e ribadito la necessità di consolidare il cessate il fuoco e avviare la stabilizzazione e la ricostruzione di Gaza, procedendo rapidamente con la piena attuazione del piano di pace del Presidente Trump, anche attraverso il disarmo di Hamas, che non potrà avere alcun ruolo nel futuro del popolo palestinese.























