Le proteste degli agricoltori continuano a far discutere Lega e Fratelli d'Italia. Per questi ultimi, la tutela del mondo agricolo è una priorità, ma per la Lega, non si è fatto abbastanza. La promessa del ripristino della esenzione dell'IRPEF agricola solo per chi ha redditi sotto i 10mila euro, non basta. Va alzata la soglia almeno fino a 30mila euro. A dirlo, il capogruppo leghista alla Camera Molinari, autore lui stesso, di un emendamento per il ripristino della esenzione presentato giorni fa, ben prima dell'inizio della protesta, assicura il collega di partito ed ex Ministro dell'Agricoltura Centinaio. "Al netto della legge bilancio, dove ci eravamo dati tutti un impegno come partiti di maggioranza di non presentare emendamenti, dove c'erano da fare delle modifiche, noi abbiamo deciso, noi pensiamo che quella sia una modifica da fare sulle decisioni che erano state prese in legge di bilancio". Da Fratelli d'Italia poi, si tira in ballo il Ministro dell'Economia, il leghista Giorgetti. "Se gli amici della Lega sono in grado di convincere il Ministro Giorgetti a trovare delle ulteriori risorse per sgravare tutti, noi siamo a disposizione per votarle, naturalmente". Su una cosa però, tutto il centro-destra concorda: la colpa in fondo è delle politiche agricole dell'Unione Europea. Propaganda secondo le opposizioni; il Governo nega le sue responsabilità. "La PAC, la politica agricola comune, che oggi viene appunto messa sotto la lente di ingrandimento, un po' sposata a destra e manca, è stata votata da tutti, pure dalla Lega. Si debba affrontare il malessere dei nostri agricoltori con una postura corretta". "Sono rimasto abbastanza stupito dal comportamento della Von Der Leyen, che ha annunciato lo stop a un regolamento sui pesticidi che già era stato bocciato dal Parlamento Europeo. Questo fa capire la misura di quanto alcuni si trovano in campagna elettorale e non capiscono invece la portata della crisi che stiamo vivendo".