Parla di orizzonte programmatico di 5 anni Giorgia Meloni. E lo fa per spiegare che bisogna avere il coraggio di pensare in grande e fare anche scelte impopolari. "Alcune di quelle scelte nell'immediato possono non essere comprese o addirittura possono sembrare impopolari. Però io penso che non bisogna avere paura. Non bisogna avere paura se quelle scelte sono le più giuste che si potevano fare nelle condizioni attuali". E nella maggioranza qualche scossone, con la decisione di reintrodurre le accise sul carburante che aveva portato a rincari pesanti ai distributori, era arrivato proprio per quella che era stata considerata, soprattutto da Forza Italia, la prima vera decisione impopolare del Governo Meloni. Da qui il decreto contro il caro carburanti in vigore dal 15 gennaio e che vedrà l'obbligo di affissione, da parte che sorride distributori, del prezzo medio aggiornato sul sito del Ministero delle Imprese e del Made in Italy. Le sanzioni previste, da 500 fino a 6mila euro, sono pesanti per chi trasgredisce ma non solo, il decreto prevede che alla terza violazione di uno stesso gestore il Prefetto posso disporre la sospensione dell'attività. Misure considerate non soddisfacenti da parte dei gestori, il Presidente di Faib Confesercenti parla infatti di sanzioni troppo pesanti e definisce inutile l'obbligo di affissione dei cartelloni. Intanto l'agitazione prevista dai gestori resta congelata almeno fino a martedì, quando è previsto un altro tavolo tecnico. "La verità è che cominciano a vedersi le bugie della Destra. Stanno facendo l'opposto di quello che avevano promesso in campagna elettorale, abbiamo la benzina più cara d'Europa, mentre fanno regali ai ricconi della Serie A, tagliano le tasse alle rendite finanziarie e fanno condomini a chi non andrebbe fatto nessun condono".