I capi di stato e di governo dei paesi africani, i vertici dell'Unione Europea e di diverse organizzazioni internazionali, oltre a quelli del governo italiano a partire dalla presidente Meloni e dal ministro Tajani. Sono i partecipanti alla cena ospitata dal Quirinale che ha dato il via al vertice Italia-Africa, il primo che non si tiene a livello ministeriale ma di capi di stato. Il Presidente della Repubblica Mattarella, nel suo discorso per il brindisi di benvenuto, ha sottolineato l'importanza delle relazioni tra Africa ed Europa. "Ci sfidano cause comuni che vedono a rischio il valore della pace e quindi il destino dell'umanità. Esplorare lo straordinario potenziale di sviluppo delle relazioni tra Africa ed Europa. Sul terreno politico per spegnere i focolai di tensione e di conflitto, sul terreno economico per realizzare una produzione sostenibile e un'equa distribuzione delle risorse, per accrescere il patrimonio delle nostre rispettive culture. È il compito che sta davanti a noi". Il vertice dà il via al Piano Mattei, simbolo della nuova stagione in cui l'Italia vuole essere il ponte tra l'Europa è il continente africano, con un approccio di collaborazione e non più predatorio né caritatevole. Lo ha ribadito la presidente Meloni in un'intervista. "Abbiamo stabilito materie prioritarie e paesi pilota per i primi progetti, poi dialogheremo con tutti gli altri", ha spiegato. I lavori del vertice si terranno in Senato con interventi sui diversi temi: infrastrutture, energia, sanità e alimentazione, cultura e formazione e poi le migrazioni. Sul tavolo, di fatto, partenariati per investimenti in Africa in cambio di nuove fonti di approvvigionamento energetico e la gestione dei flussi migratori. Meloni illustrerà in Senato il Piano Mattei. A febbraio prevista la prima cabina di regia.