Una tre giorni siciliana dedicata ai problemi delle isole minori, un focus per accendere i riflettori sulla vita quotidiana degli isolani costretti a barcamenarsi tra disagi, sacrifici e rinunce. Dallo spopolamento alla sanità, dai collegamenti con la terraferma alla scuola: si discute di questo negli Stati Generali delle Isole Minori Marine, un'iniziativa promossa dalla Presidenza del Consiglio e dal Ministero per la Protezione Civile e le Politiche del Mare. Le isole minori non possono essere soltanto luoghi di vacanze, una tendenza che deve cambiare, come rimarca la premier nel suo messaggio inaugurale. Bisogna dare risposte concrete ai 220mila italiani che risiedono nei 35 comuni, bisogna cambiare rotta, dice Meloni, altrimenti da qui ai prossimi vent'anni le isole saranno abitate solo nei mesi estivi. L'obiettivo resta garantire ai cittadini che vi abitano di godere degli stessi servizi che si hanno sulla terraferma. Su questo un confronto a 360 gradi tra ministri, parlamentari e rappresentanti delle istituzioni europee, delle regioni e degli enti locali. Sul tavolo la protezione civile, la mobilità, l'energia rinnovabile, la tutela del mare, la valorizzazione del patrimonio culturale, risorse e problemi come la sanità. "Non è tollerabile che un abitante di un'isola minore malato di tumore debba sottoporsi alla chemioterapia salendo su un traghetto, quando c'è la possibilità che il mare lo consenta nei mesi invernali, raggiungere la Sicilia dopo aver avuto l'appuntamento in ospedale e poi sottoporsi a chemioterapia". Musumeci ricorda che è pronto un disegno di legge di riordino amministrativo e dei servizi pubblici, al voto nei prossimi giorni, che darà un aiuto concreto alle isole minori. .























