Il passaggio di consegne non comporterà l'interruzione delle attività. Assicura Fabrizio Curcio, commissario per la ricostruzione post alluvioni dell'Emilia Romagna, successore del generale Francesco Figliuolo. In mattinata il primo incontro con le istituzioni del territorio poi la conferenza stampa con il governatore Michele De Pascale. Per il momento la procedura rimarrà la stessa ma nelle prossime settimane verranno riviste le procedure per la ricostruzione messe in campo in questo anno e mezzo. Non si tratta di un giudizio su quanto fatto fino ad ora precisa Fabrizio Curcio, annunciando che parte della struttura commissariale avrà degli uffici sul territorio. Qualunque tipo di procedura, indipendentemente dalla nomina del commissario o meno, ha necessità di avere una rivisitazione anche se il commissario fosse rimasto lo stesso probabilmente dopo 18 mesi, dopo un periodo importante, ci sarebbe stata la necessità e questo lo dicevamo anche con il generale, di rivedere e riverificare. La richiesta partita dal primo confronto tra Curcio e De Pascale è quella di una gestione unificata delle alluvioni del 2023 e del 2024. È una rivisitazione dei piani speciali varati dall'ex commissario Francesco Figliuolo. Piani basati esclusivamente su quanto accaduto nel 2023, senza tenere conto ad esempio della devastazione di Bologna dell'anno successivo, sottolinea il governatore dell'Emilia Romagna Michele De Pascale: "Nei prossimi dieci giorni ci diamo il tempo con il lavoro di proporre tutta una serie di migliorie, segnalazioni di criticità, difficoltà al fine di provare a costruire insieme una proposta.".