"Tutta colpa per parafrasare Carlo Emilio Gadda di quel pasticciaccio brutto della Corte Penale Internazionale". È questa, infatti, la tesi che il Governo offre al Parlamento. La causa della scarcerazione di Almasri è frutto di una serie di errori giuridici commessi da chi ne ha chiesto l'arresto. E "La legge è legge", dice il Guardasigilli Carlo Nordio, che bacchetta a suon di citazioni latine. Chi, a suo giudizio non ha letto gli atti. "Non sono un passacarte dell'Aja" scandisce ma non chiarisce perché. Mentre lui annunciava che stava esaminando la documentazione, il Generale libico era stato già scarcerato. "Il ruolo del Ministro non è semplicemente quello di un organo di transito delle richieste che arrivano dalla Corte. Non è un passacarte, è un organo politico che deve meditare il contenuto di queste richieste in funzione di un eventuale contatto con gli altri ministeri e con le altre istituzioni e gli altri organi dello Stato. Questo dice la legge. Non è che arriva il fascicolo. Io faccio da passacarte e lo passo. No. Ho il potere e dovere di interloquire con altri organi dello Stato, laddove se ne presenti la necessità, come vedremo, questa necessità si presentava eccome quell'atto secondo noi è radicalmente nullo". L'aula della Camera ribolle ed esplode quando Nordio apre una parentesi sulla riforma della Giustizia, parlando di Magistrati sciatti che hanno ricompattato la Maggioranza, concludendo che "Si andrà avanti fino alla fine per cambiare la Giustizia". Sul caso Almasri poi tocca al titolare del'Interno Piantedo che ha sottolineato la tempestività delle scelte e ha difeso le modalità del rimpatrio, con l'aereo pronto già prima per ragioni di sicurezza nazionale. Il titolare dell'Interno ha negato che Almasri sia stato mai un interlocutore del Governo sui migranti. "Il cittadino libico noto come Almasri non è mai stato un interlocutore del Governo per vicende che attengono la gestione al contrasto del complesso fenomeno migratorio e smentisco nella maniera più categorica che nelle ore in cui è stata gestita la vicenda il Governo abbia ricevuto alcun atto o comunicazione che possa essere anche solo lontanamente considerato una forma di pressione indebita". "Tutta la Maggioranza ha seguito la linea indicata dal Governo" Il messaggio che parte da Fratelli D'italia, Lega e Forza Italia è che "L'esecutivo ha agito nell'interesse del Paese". Ventiquattro .