Ovviamente da ministro, prima da Ministro dell'Interno, oggi da Ministro delle Infrastrutture, ho sempre fatto in modo che i progetti andassero avanti, nel rispetto della totale autonomia dei prefetti, dei questori e delle aziende, quindi mai mi sono permesso né mai mi permetterò nella vita e nella mia attività professionale e ministeriale di segnalare Tizio o Caio. Lavorano quelli bravi, lavorano quelli che meritano finché sono Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti.