Gli Italia è dei Comuni spazio di trincea. All'Assemblea nazionale dell'ANCI, tutte le massime Istituzioni concordano, è il cuore pulsante del tessuto sociale del Paese. “I Comuni non vanno lasciati soli”. Prima il Capo dello Stato, Sergio Mattarella, a ricordare che non sono periferia ma la base della Repubblica, che vanno sostenuti per gli essenziali servizi che forniscono, per l’effetto volano economico che possono generare con il rilancio degli investimenti. Poi il premier Conte che, in tempo di manovra, assicura: “Bisogna superare la stagione dei tagli lineari, lo Stato non deve più fare cassa a danno dei Comuni” Risorse, ma non solo, politiche che mettono al centro la rete dei Sindaci, piccole e grandi realtà. C'è il tema sicurezza, certamente non secondario, e con esso quello delle opere. Componenti basilari per garantire il benessere dei cittadini. Ricordano il Ministro dell'interno Lamorgese e delle infrastrutture De Micheli. Che lo Stato si adopera, lo Stato esiste ed è presente sui territori. Questo i cittadini devono sentire, che dietro di loro, c’è un’organizzazione che pensa alla sicurezza, perché la sicurezza è ciò che ti garantisce i diritti di libertà. Le risorse che mettiamo sia direttamente sugli interventi infrastrutturali dei Comuni che quelle che mettiamo come Ministero delle infrastrutture daranno nel 2020 un colpo alla riapertura dei cantieri, abbastanza significativo. “Più risorse, ma anche meno burocrazia” è la richiesta che arriva dalla 36° Assemblea ANCI che ha rieletto Presidente il Sindaco di Bari, Antonio Decaro. “Il Paese - spiega Decaro a nome dei Comuni - sta vivendo un momento particolare, anche se la politica tende a dividersi e ad alzare la voce, i Sindaci - dice - dimostrano unità.