La torta con le candeline per i quarant'anni del Carroccio potrebbe rivelarsi amara per Matteo Salvini. È il fondatore Umberto Bossi a silurare la leadership del Segretario. Alla Lega serve un nuovo leader che vada nella direzione dell'autonomia e della questione settentrionale. Se Giorgetti potrebbe sostituire Salvini? Giorgetti è bravo ma non dico niente se no lo massacrano. Il Segretario, di fronte alla bordata del Senatùr, non si scompone, alle critiche di Umberto Bossi sono abituato da trent'anni. Le ascolto con attenzione e gratitudine, rispondo solo che vederlo in salute è il miglior regalo per questa festa. La maggioranza, intanto, ha trovato un'intesa sul candidato sindaco di Bari. Sarà Fabio Romito, 36 anni consigliere regionale pugliese del Carroccio. Nel centrosinistra potrebbe esserci una svolta con Nicola Colaianni che ha dato una disponibilità di massima. Ma è anche il fronte giudiziario a tenere sulle spine i due schieramenti. Dopo aver respinto la mozione di sfiducia delle opposizioni, per Daniela Santanchè le inchieste proseguono. Il filone che le contesta la bancarotta è stato stralciato e per la Ministra del turismo è arrivata la chiusura indagini per farsi un bilancio nella gestione del gruppo Visibilia che potrebbe preludere ad un rinvio a giudizio. Nel campo largo, che in Puglia ed in Piemonte deve raccogliere i cocci, è Giuseppe Conte ad impugnare la clava giudiziaria per marcare la distanza con il PD sul tema della legalità. Sui social, il leader del MoVimento, si è scagliato contro opinionisti e commentatori perché abbiamo osato porre l'urgenza della questione morale in politica. Ci hanno definito opportunisti anche se in Puglia abbiamo rinunciato ad assessorati di incarichi. Poi, citando un editoriale del direttore del quotidiano domani che bolla come ignobile, Conte ribadisce che neanche questo merita la mia rinuncia al rispetto della libertà di stampa. La campagna del leader 5 Stelle per la questione morale ha convinto Elly Schlein ad incalzare il Governatore pugliese Michele Emiliano per un netto cambio di fase, un imperativo che Emiliano, in prima battuta, ha rispedito al Nazareno per poi annunciare che il diktat della segretaria Dem verrà esaudito, magari con un azzeramento del governo regionale.