Senta commissario, iniziamo subito una domanda per ambientarsi: quando si decide per il lockdown sì o meno? Sempre per ambientarci, una risposta sincera, non sono in condizioni di dirvi né se, né quando si decide. Senta, tra i numeri dell'emergenza Covid che lei legge tutti i giorni, e noi diamo tutti i giorni, dalle 17:00 in poi, ce n'è uno che la guarda con maggior attenzione? In queste ore, in questi giorni, il numero più preoccupante, con un apparente paradosso, che nella realtà non lo è, è il numero dei ricoverati negli ospedali. Non soffriamo ancora quanto a terapie intensive, non dobbiamo farci spaventare dal numero dei contagi, consapevoli come siamo che fino a ieri sera i dati di oggi stanno per arrivare, il 94 per cento dei contagiati era in isolamento domiciliare, cioè si curava a casa, questo numero era del 51 per cento durante la prima ondata e invece, vista la impetuosa crescita dei contagi, il numero più critico sono le persone che si ricoverano in ospedale. Sono, per ora, il 5 per cento dei contagiati, però è una percentuale piccola di un numero molto grande e molto crescente. Il numero che guardo con più attenzione è questo: i contagiati per l'80 per cento sono asintomatici, in larga misura siamo noi che abbiamo imparato ad intercettarli, le terapie intensive ancora non soffrono, gli ospedali sono affollati e rischiano l'entropia.