Sanzioni fino a 50mila euro, sospensione dell’attività e obbligo di maggiore trasparenza nelle operazioni con scopo benefico. Sono i punti principali del disegno di legge che arriva sul tavolo del Consiglio dei Ministri e che la stampa ha già ribattezzato il disegno di legge Ferragni, l’influencer più famosa d’Italia, attualmente indagata per truffa per la vicenda del pandoro Balocco e di altre operazioni commerciali dubbie. Il provvedimento prevede che sulle confezioni dei prodotti di cui parte del ricavato è destinato alla beneficenza venga indicato il soggetto destinatario, le finalità e l'importo complessivo oppure la quota percentuale destinata alla beneficenza. Informazioni che dovranno essere comunicate anche all’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato prima della commercializzazione, insieme al termine entro cui sarà effettuato il versamento dell'importo destinato alla beneficenza. Entro tre mesi dalla scadenza, poi, dovrà essere confermato all’Autorità l’avvenuto pagamento. La stessa Antitrust sarà poi responsabile delle eventuali sanzioni, che andranno da 5mila a 50mila euro a seconda del prezzo e del numero di prodotti messi in vendita. Nei casi di minore gravità la sanzione è diminuita fino a due terzi. Ma in caso di reiterazione della violazione è disposta la sospensione dell'attività per un periodo da un mese a un anno. La norma prevede infine che l’Antitrust pubblichi i contenuti delle sanzioni sul proprio sito, sul sito del produttore, del professionista o dell’influencer che ha violato gli obblighi, e su uno o più quotidiani o qualsiasi altro mezzo ritenuto opportuno. Non c’è rischio, dunque, che le sanzioni passino inosservate.