Un Governo in grado di decidere senza rinvii e che dunque non potrà essere bloccato dai veti delle forze politiche come quello passato. Questo è il nodo e per ora Draghi non ha dato indicazioni se i ministri saranno tecnici oppure un po' tecnici, un po' politici con personalità d'area. I nomi che girano da giorni partono da quello di Daniele Franco, direttore generale Bankitalia al Ministero dell'economia, possibile anche nel ruolo chiave di sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, su cui pende anche il nome della giurista Torchia. Per i dicasteri economici generali, sviluppo economico, infrastrutture funzionali al recovery plan circolano i nomi di Scannapieco, vicepresidente Bei e Panucci, ex direttore generale di Confindustria, ma anche quelli di Cottarelli, Ruffini o l'economista Reichlin. Prossimo Guardasigilli potrebbe essere l'ex Presidente della Consulta, Cartabia e per la Farnesina in corsa l'attuale segretario generale Belloni o Dassù. La presenza femminile potrebbe essere marcata nella squadra di Draghi. Semmai entrassero in squadra politici potrebbero essere Franceschini, Gualtieri, Guerini per il Pd, Di Maio e Patuanelli per i 5 Stelle, Giorgetti e Molinari per la Lega, Tajani per Forza Italia, Speranza per Leu. Certo è che messo un politico sarebbe difficile non metterne altri. Indicativa la citazione di Grillo qualche giorno fa di fronte ai 5 Stelle. "Non conosco una via infallibile per il successo, ma una sicura per l'insuccesso. Voler accontentare tutti".