Tutto sarà pronto per una riapertura in sicurezza, ma rischio zero a scuola non esiste. In Senato il ministro Azzolina ribadisce che molto dipenderà dal senso di responsabilità di ciascuno e dal rispetto delle linee guida, preparate insieme alle autorità sanitarie. I test sierologici giocheranno un ruolo fondamentale, non solo per i professori, ma a campione anche per gli studenti. Il ministro ricorda i tanti soldi investiti, quasi 3 miliardi per la riapertura, l'enorme lavoro svolto con le regioni, gli enti locali, il contributo determinante del Parlamento. Quanto alle procedure da seguire in caso di contagio, il Premier Conte, dal palco della festa dell'unità, guarda con attenzione a quanto succede in Francia. Attualmente sono 14 giorni fissati per la quarantena, qualche paese sta discutendo sulla durata della quarantena e quella è una prospettiva molto importante, perché capite bene che se dovessimo ridurre i giorni della quarantena significherebbe cambiare anche diminuire i costi sociali, economici. Durante gli ultimi mesi la scuola è diventata terreno di scontro tra maggioranza e opposizione. Sono preoccupata molto per la scuola, complessivamente preoccupata per la scuola, perché penso che diciamo la scuola in questo momento sia la punta di lancia di una politica dimostra di essere totalmente incompetente e purtroppo questa incompetenza la pagano i nostri figli. Sono preoccupata da politico e sono preoccupata da madre e comprendo il disorientamento di milioni di famiglie e di cittadini e credo che sia vergognoso il ritardo, la presunzione con la quale il Governo si è mosso. Nelle prossime ore la Lega presenterà al Senato una mozione di sfiducia nei confronti del ministro dell'istruzione e per il fine settimana una raccolta di firme per le dimissioni. Contestualmente l'enorme lavoro appena iniziato intorno al recovery plan, altra materia di divisione è quella che riguarda il Mes, non solo tra forze contrapposte, ma anche all'interno della maggioranza di Governo. Il Partito Democratico ribadisce l'assoluta utilità di una linea di credito vantaggiosa per gli italiani, necessaria per rinnovare la sanità. Nessuna apertura agli alleati, i 5 Stelle ribadiscono la totale contrarietà all'utilizzo del Mes. Elaboriamo i progetti, vediamo cosa serve alla sanità, vediamo i fondi disponibili, quelli che ci servono e poi, come un buon padre di famiglia, valuta quelli so di flussi di cassa, il quadro finanza pubblica e decide di conseguenza.