Prove di pace nella maggioranza che però rischia di trovarsi di nuovo i benzinai sul piede di guerra. A queste condizioni infatti lo sciopero per il 25 e 26 gennaio è confermato dicono le associazioni dei gestori. A cui non piace il decreto sulla trasparenza dei prezzi. Per evitare la serrata, tra poche ore al Ministero delle Imprese si aprirà il tavolo di confronto. Il tema delle accise è stato anche il detonatore delle tensioni interne alla maggioranza. Sospetti, accuse, punture, per ora, di spillo tra Giorgia Meloni e soprattutto Forza Italia. Che con Silvio Berlusconi però ora tende la mano. "Noi del resto sosteniamo e sosterremo lealmente il Governo Meloni e le decisioni che assumeremo collegialmente. Ma questo non significa naturalmente rinunciare alla nostra identità. Significa, prima di tutto dover tener fede a un patto di lealtà con gli elettori. Dunque Forza Italia è il partito cardine di questa maggioranza. E nessuno, nessuno può mettere in dubbio la nostra lealtà nei confronti del Governo". Il leader azzurro annuncia un vertice con Giorgia Meloni tra i giardini della sua residenza milanese. La definisce la più preparata di tutti e pronostica lunga vita al Governo. Che però non riesce a marciare unito sul tema dell'autonomia. La Lega vuole farla entro l'anno. Da Fratelli d'Italia, Rampelli, gela l'alleato: meglio farla bene che presto. Rimarcando che è un obiettivo di legislatura. Ed una legislatura dura, se dura, 5 anni.