Torniamo all'inizio, al punto di partenza, a questo tema dell'Italia di sotto? Beh lei nel 1954 aveva 18 anni e non so se riconosce queste note, questa canzone: "Allora io sono" Questo è Renato Rascel in Ti voglio tanto bene la canzone più ascoltata quell'anno, ed era l'anno, le voglio far vedere, abbiamo scattato 3 Polaroid del 1954 guardi insieme a noi un anno perché si chiude un'epoca, insomma è la morte di Alcide De Gasperi e poi iniziano le trasmissioni televisive in Italia, qui e poi guardando oltreoceano straordinaria, la bellissima Marilyn Monroe si sposa con Joe Dimaggio. Mi dice, tornando indietro nel tempo, qui stiamo parlando comunque di elezione, di voto, per chi votò la prima volta? "Allora io ebbi questa avventura: a 12 anni facevo la seconda media dai Salesiani di Milano, a 12 anni e avemmo la possibilità di avere con noi un giovane professore fuggito dalla Russia, dalla Cortina di Ferro che ci venne assegnato come professore di religione e lui ci aprì gli occhi, raccontandoci tutto quello che era il regime di Stalin cosa che nessuno in effetti sapeva. Per sua resistenza a non dire dove il suo Vescovo si fosse rifugiato, lui ebbe sparati davanti a lui due fratellini piccoli padre e madre. E io capii cos'era il Comunismo, se me lo lascia dire lui la spiegò così: il Comunismo è considerato come la città perfetta Celeste, calata in terra e per arrivare al mare del Comunismo che è la società senza lotte di classe, dove ciascuno ha secondo quello che ha bisogno e dà secondo quello che riesce a fare lavorando, per arrivare lì c'è come un fiume che arriva, tutti coloro che si oppongono allo scorrere del fiume devono essere eliminati fisicamente. Questo portò Stalin a 70 milioni di vittime. Allora io cosa successe arrivò dopo la guerra che avevo anche subito perché mio padre antifascista convinto dovette riparare in Svizzera nei miei 6 7, 8 anni e dai Salesiani mi interessai subito di politica e fui spaventato dall'idea che l'Italia potesse cadere in mano ai Comunisti e allora eccomi a 12 anni ad andare con dei ragazzi di terza liceo ad attaccare dei cartelli della Democrazia Cristiana. Cartelli che ho voluto spesso cercare di imitare come efficacia, non ci sono mai riuscito il manifesto diceva: Nella cabina elettorale Dio ti vede Stalin no". E io li attaccavo dove li attaccavo? Preferibilmente sopra i cartelli del Partito Comunista Italiano, come loro facevano dei nostri. Un giorno sono su che attacco, la scala fa così mi giro, i miei due amici del liceo erano scappati via, c'erano giù cinque ragazzi che attaccavano i cartelli dell'altra parte: "Vieni giù bellezza". Scendo giù, mi malmenano abbastanza, finalmente riesco a districarmi e sono un velocista, sono riuscito sempre a scappare via, hanno cercato di inseguirmi, non mi hanno preso. Sono arrivato a casa, mia madre ha aperto la porta, ha vista tutta la mia faccia piena di sangue, mi ha dato l'unico schiaffo della sua vita perché credeva che le avessi disubbidito andando a scuola in bicicletta. Questo soltanto per dire a tutti i signori che hanno la stessa chiarezza di idee che ho io sul Comunismo e su la Sinistra di oggi, che tra coloro che hanno dato all'Italia la democrazia, la libertà e la Repubblica, ci sono anche io a 12 anni".