Le linee guida per la fase 2 sono pronte, nelle prossime ore arriveranno alle Regioni. Indicazioni stilate con l'INAIL e l'Istituto Superiore di Sanità per una tutela rigorosa sui luoghi di lavoro. Ad annunciarlo è il Ministro per gli Affari Regionali, Francesco Boccia, che ancora una volta invita tutti alla cautela: “L'Italia è un malato che è in condizioni certamente migliori di prima, ma è pur sempre un malato che non può permettersi ricadute”. Sugli spostamenti tra Regioni bisognerà aspettare il primo luglio, afferma il Ministro, aggiungendo che ogni valutazione sarà rimandata a fine maggio e che sarà più complicato consentire il passaggio di persone da una Regione ad alto rischio ad una a basso rischio e viceversa. Sulle linee guida c'è chi contesta regole considerate insostenibili per la riapertura di ristoranti o strutture balneari. I governatori si dividono: “Noi intendiamo aprire: bar, ristoranti, spiagge, attività commerciali, attività di servizi alla persona, centri sportivi, palestre e piscine, ovvio che l'impegno è importante”. Più prudente il governatore del Lazio: “Non è finita! Teniamo altissima la guardia nelle regole sociali che ci stiamo dando, soprattutto teniamo altissima la guardia nel mantenimento di una struttura: sanitaria, socio-sanitaria, di rete, che ci permetta qualsiasi cosa accada, con il superamento del lockdown, di essere pronti”. Si attende ancora il bilancio su base territoriale dell'andamento epidemiologico dal 4 maggio, che sarà comunicato dal Ministero della Salute nelle prossime ore. Il nuovo DPCM forse venerdì e poi si riparte, ogni Regione a modo suo.