Mentre ancora si cerca uno spiraglio di confronto con i sindacati per evitare lo sciopero generale del 16 dicembre, il Governo mette sul piatto uno sforzo ulteriore contro il caro bollette, un miliardo in più che porterà così a 3,8 miliardi in totale il fondo stanziato. In maggioranza il centro-sinistra confida che il segnale sia accolto dai sindacati ma al momento CGIL e UIL confermano la mobilitazione, nonostante la richiesta dell'Autorità per gli Scioperi di trovare una data diversa dal 16 perché, spiega il Garante, per i servizi essenziali non c'è abbastanza preavviso e ci sono altri scioperi previsti in quei giorni. Nessun cambio di data, fanno sapere CGIL e UIL mentre potrebbero essere esentati eventualmente i settori indicati dall'Authority come quello postale. I soldi in più per calmierare per le famiglie i rincari dell'energia arrivano grazie a un'operazione che, utilizzando fondi non spesi, libera nuove risorse per il 2022 anticipando per il 2021 alcune spese e queste spese con un decreto che vale 3,3 miliardi, appena varato da Palazzo Chigi, vanno per 1,85 miliardi all'acquisto di vaccini e medicinali per il Covid, 1,4 per infrastrutture ferroviarie, 49 milioni per le Forze dell'Ordine impegnate nell'emergenza Covid. I fondi per il caro bollette verranno messi nero su bianco invece nei prossimi giorni con l'emendamento del Governo alla manovra. Per il centro-destra il Ministro Gelmini parla di uno sforzo senza precedenti che rende ancora più incomprensibile la scelta dello sciopero generale. Secondo Loredana De Petris di LeU questo messo in campo dal Governo è anche un segnale di apertura ai sindacati.