Ricapitolando, i giudici hanno applicato leggi vigenti, nella migliore delle ipotesi, da più di 50 anni e che nessuno aveva mai cambiato. Respingo ogni strumentalizzazione politica e riconosco, riconosco ai giudici di sorveglianza di aver svolto un lavoro importante in un momento difficilissimo, in cui la pandemia, nonostante tutte le cautele adottate, ha messo a dura prova l'intera infrastruttura generale del nostro Paese e, a maggior ragione, una amministrazione delicata e complessa come quella penitenziaria.