Brunetta: "Smart working? Meglio vaccini e in presenza"

03 feb 2022
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"I Ministri della Lega che non hanno votato un provvedimento che pure va nella direzione della riapertura del Paese, quindi in qualche modo quella indicata dalla Lega. È preoccupante, secondo lei, questo?" "Mi faccia prima dire il merito. Il Governo Draghi ha fatto la grande scelta: vaccini, presenza. Vaccini, con la gente sul posto di lavoro, non lo smart working, non chiudersi in casa e non vaccinarsi ma vaccini, vaccini, vaccini, con tutti gli strumenti possibili e -devo dire- con i risultati migliori in Europa. Abbiamo superato, stiamo superando la pandemia ma abbiamo fatto anche il record del PIL: 6,5. Il che vuol dire che abbiamo fatto funzionare l'economia e abbiamo anche gestito al meglio -quasi i più bravi in Europa- anche la pandemia. Quindi vuol dire che ha funzionato. Io posso dire del mio pezzo. Lo smart working: piuttosto che chiusi in casa, con il telefonino sulla bottiglia del latte a far finta di fare smart working perché, diciamocelo, a far finta di lavorare da remoto, a parte le eccezioni che ci sono sempre e così via, vaccini, vaccini, vaccini. Presenza. Con l'organizzazione migliore del lavoro. La stessa cosa va detta sulla scuola. La DAD è stata una cosa straordinaria e strepitosa nel momento emergenziale, quando non c'erano i vaccini e i bambini, a casa, meglio di niente certamente la DAD. Meglio di niente, così come il telefonino sulla bottiglia del latte nel momento del lockdown, meglio di niente. Ma poi, appena possibile, facciamo tornare i bambini tutti in presenza. Ma per tornare tutti in presenza vuol dire vaccinati. Quindi non c'è nessuna discriminazione, che è l'argomento usato degli amici della Lega, tra vaccinati e non vaccinati ma quello che gli inglesi chiamano il nudge, cioè la spinta, la spinta a vaccinare tutti, perché con la vaccinazione di tutti c'è anche la scuola nella sua socialità, nella sua pienezza della presenza. Questa è la cosa più... E abbiamo vinto questa battaglia, l'abbiamo vinta. Vaccini, vaccini, vaccini, booster, terza dose nel mondo del lavoro, nella scuola, negli uffici. La stiamo vincendo, l'abbiamo vinta, la stiamo vincendo, per cui non c'è nessuna discriminazione ma semplicemente una spinta a vaccinarsi. Anche per quanto riguarda i bambini. E posso capire le preoccupazioni dei genitori, ma per carità tutto lecito, legittimo, ma ormai questa è la strada. Stiamo vincendo sull'economia e sulla pandemia".

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