Conti da rifare. Ogni giorno una botta per l’Amministrazione di Virginia Raggi e per Roma. Appena superata la crisi per l’arresto dell’ex capo del personale, braccio destro, Raffaele Marra, con le nomine di vicesindaco e assessore all’ambiente arriva la bocciatura del bilancio di previsione 2017-2019 da parte dell’organismo di revisione economica e finanziaria. Una battuta d’arresto che rischia di far scattare l’esercizio provvisorio. Per l’organismo i conti sono sbagliati: non si è considerato il piano di rientro e sono state ignorate spese importanti, come quelle per la Metro C e gli oneri derivanti da debiti. Insomma, è tutto da rifare. Le opposizioni attaccano e con accenti diversi chiedono le dimissioni della Sindaca a 5 stelle, dell’assessore al bilancio, Andrea Mazzillo, che era in lizza per diventare vicesindaco o l’intervento di Beppe Grillo. Una bocciatura clamorosa per la Capogruppo PD Michela Di Biase che chiede alla Giunta di riportare la discussione sul bilancio in Aula. In sei mesi a Roma si è parlato solo di nomine e poltrone, dice l’ex candidato sindaco Roberto Giachetti. Oggi i primi drammatici risultati. Alessandro Onorato della lista Marchini ricorda come l’ex Ragioniere generale Stefano Fermante li avesse avvisati, ma la Giunta Raggi ha sottovalutato la vicenda. L’assessore Mazzillo ammette che non ci siano più i tempi tecnici per l’approvazione entro l’anno e che un nuovo schema di bilancio sarà predisposto entro i termini stabiliti dalle norme, cioè febbraio. Insomma il rischio caos si riaffaccia, stavolta sui numeri e le risorse del Comune e a ben poco potranno servire le parole della Sindaca in cui ribadisce di non essere stata sotto ricatto. “Più l’esposto della Raineri o più le parole di Marra?”.