Sciopero congelato, giudizio sospeso, apprezzamento per l'impegno del governo nel confronto, vista anche l'iniziativa di un tavolo tecnico permanente che parte da martedì 17. Sono questi i primi risultati degli incontri di queste ore con esercenti e consumatori, dopo le tensioni sul caro carburante per la fine degli sconti sulle accise. A mettere in allarme gli esercenti anche l'arrivo del decreto trasparenza con l'inasprimento delle sanzioni e i nuovi obblighi di esporre i prezzi medi giornalieri. A palazzo Chigi i benzinai e al Mise con Urso e i consumatori, ore di faccia a faccia hanno portato uno stemperamento del clima anche perché il governo ha messo mano con modifiche, al decreto, il Ministro Giorgetti aveva chiarito che se il prezzo del greggio dovesse aumentare l'Iva incassata in più andrà a finanziare le riduzioni del prezzo alla pompa di benzina. C'è quindi attesa per il testo, che potrebbe essere in Gazzetta Ufficiale nelle prossime ore. "Noi ci riserviamo di valutarlo quindi era uno dei motivi del contendere. Diciamo i rapporti con il governo si sono tranquillizzati". "Hanno molto apprezzato che questo governo abbia convocato in poche ore il tavolo di confronto e questo lo hanno apprezzato anche i consumatori, io penso che siamo finalmente sulla strada giusta". Superate al momento le tensioni in maggioranza, con Forza Italia e Lega che avrebbero voluto la proroga dei tagli, Meloni però serra i ranghi e convoca già per lunedì i vertici del suo partito per ragionare sui prossimi step. Nel frattempo col governatore di Bankitalia parla delle prospettive di crescita e degli scenari macroeconomici attesi per quest'anno. Le opposizioni ribadiscono le loro durissime critiche." La smetta anche di dire che hanno aiutato i poveri invece quando hanno deciso di non tassare gli extra profitti dei grandi colossi miliardari e di aiutare le società sportive di serie A".