Controllo e vigilanza sulla gestione e utilizzo delle risorse pubbliche, siano esse nazionali o europee. È il ruolo che la Costituzione assegna alla Corte dei Conti, ruolo ancora più delicato in questo periodo storico in cui la politica, nelle sue articolazioni nazionali e locali, ha il dovere di realizzare i progetti del PNRR. E così, nell'annuale relazione che apre l'anno giudiziario di fronte al capo dello Stato Mattarella e ai rappresentanti del governo, i magistrati contabili concentrano l'attenzione sulle difficoltà di spesa pubblica in Italia e sulla necessità di spendere bene e velocemente. "Occorre evitare che l'indebolimento della responsabilità erariale possa creare situazioni propizie alla dispersione delle risorse pubbliche specialmente di quelle legate al PNRR. Così, determinando un clima favorevole per l'infiltrazione della criminalità organizzata. Il PNRR deve essere una grande occasione di rilancio e di rinnovamento del Paese e nessuno spazio di azione deve essere lasciato al malaffare, e a maggior ragione in ambito finanziario. A tal fine, è necessario che nelle ipotesi patologiche, non solo la mala gestio connotata da dolo, ma anche la grave negligenza trovino puntuale sanzione". Corruzione ma anche negligenza sono i nemici dell'opportunità storica di spendere bene e onestamente diceva l'ex premier Draghi, i miliardi del PNRR nell'interesse degli italiani contro le frodi, gli illeciti, gli sprechi. Per questo, è necessaria quella che Carlino chiama più volte nel suo intervento l'etica della responsabilità.