Il clima resta teso, del resto di temi delicati sul tavolo ce n'è, come se non bastassero le liti sulle spese militari, le risorse da mettere in campo a sostegno di imprese e famiglie tra chi cerca, come il Governo, nel bilancio e chi, Lega in primis ma anche Cinque Stelle, vorrebbe un nuovo scostamento, altro debito cioè. Tutto nonostante una parziale, e ancora tutta da verificare, schiarita sulla complessa riforma del CSM. E allora l'attesa è tutta per l'incontro tra il premier Draghi, chiamato all'ennesima mediazione, con i leader del centrodestra, sulle barricate in tema di fisco. "Noi lavoriamo per aiutare gli italiani a proteggere famiglie e imprese. Siamo in questo Governo per tagliare le tasse, per rinnovare lo sconto benzina, per la pace fiscale e la rottamazione delle cartelle esattoriali. Se in qualche passaggio della legge fiscale si ipotizza un aumento delle tasse sulla casa, sui bot, sui risparmi o sugli affitti, bisogna risolvere questi problemi perché dopo due anni di Covid, con una guerra in corso, aumentare le tasse non sarebbe immaginabile". Il Presidente del Consiglio, incontrando Lega e Forza Italia, ribadirà che con la riforma fiscale e il nuovo catasto non ci sarà un aumento della pressione fiscale e ribadirà la necessità, ora più che mai, di marciare uniti verso l'obiettivo delle riforme, indispensabili al Paese e per ottenere i fondi europei legati al Next Generation. Ora che la guerra inizia a mordere l'economia del Paese, tra inflazione e crisi energetica, proprio su questo fronte l'esecutivo, tra telefonate, riunioni, incontri e missioni all'estero, ha portato avanti una rete di contatti con tutti i principali fornitori di gas, dal Qatar all'Azerbaijan, ai Paesi dell'Africa subsahariana, all'Algeria soprattutto, dove Draghi si recherà nelle prossime ore con il ministro degli Esteri Di Maio. Intanto il Governo fa sapere con il sottosegretario alla presidenza Garofoli che metterà a punto le misure necessarie a controbilanciare gli effetti e l'impatto dell'aumento dei prezzi dell'energia.