Il Tribunale dei ministri ha preso una decisione sul caso Al-Masri, lo rende noto su X la stessa presidente del Consiglio. I giudici hanno archiviato la posizione di Giorgia Meloni mentre sarà chiesta l'autorizzazione a procedere nei confronti dei ministri Piantedosi e Nordio e del sottosegretario Mantovano. Un programma criminoso, sostiene il Tribunale dei ministri, secondo quanto scrive la premier, del quale la presidente del Consiglio però non sarebbe stata informata in tempo e per questo, non considerata coinvolta nel rimpatrio del generale libico. Una ricostruzione assurda per la premier. Decisioni così importanti non possono essere prese a mia insaputa. Ribadisco la correttezza dell'operato dell'intero esecutivo che ha avuto come sola bussola la tutela della sicurezza degli italiani, assicura Meloni. Atteso quindi il voto per l'autorizzazione a procedere nei confronti di Piantedosi, Nordio e Mantovano, al fianco dei quali ci sarà in Parlamento, come anticipato nel Post, la stessa presidente del Consiglio. Gli elementi acquisiti nel corso delle indagini non consentono di formulare una ragionevole previsione di condanna limitatamente alla posizione della sola presidente del Consiglio, scrive il Tribunale dei ministri, peculato e favoreggiamento i reati contestati a Piantedosi e Mantovano, mentre il ministro Carlo Nordio è accusato anche di omissione di atti d'ufficio. Immediate le reazioni della politica, avanti insieme a testa alta non ci fermeremo, commenta il vicepremier leader della Lega Matteo Salvini, mentre l'opposizione attacca, colpiscono le affermazioni della Presidente del Consiglio, quindi è soddisfatta di avere fatto scarcerare un criminale torturatore commenta Francesco Boccia del PD. Dure anche le parole di Nicola Fratoianni, la realtà, vorrei ricordare a Palazzo Chigi scrive sempre più efficace della propaganda. .























