Il tempo corre e le soluzioni appaiono ancora lontane. Il silenzio di Arcelor Mittal, dopo le 48 ore concesse dal Governo per provare a capire i margini di una trattativa, pur difficilissima, sembra confermare una situazione con poche vie d'uscita. Lo stesso premier Conte, che ha voluto affrontare in prima persona il dramma di operai e cittadini, visitando la fabbrica dell'ex Ilva ha ammesso di non avere risposte a portata di mano, ma una strategia si. Quella di una cabina di regia che impegni tutte le migliori energie del Paese per lavorare al salvataggio del sito siderurgico più grande d'Europa, salvaguardando ambiente, salute, produzione e livelli occupazionali. Tutto, però, partendo dal presupposto che i vertici della multinazionale confermino la decisione della dismissione. Un appello all'unità, che però se trova tutti d'accordo sull'obiettivo vede divisioni sulla linea da seguire. Lo scudo penale va reintrodotto subito dicono Pd e Italia Viva, ma i 5 Stelle non cedono sulla questione. "Si tratta di distrazione di massa" rilancia Luigi di Maio. "Distrazione dal reale problema che riguarda l'incapacità di Arcelor Mittal a dar seguito al piano industriale. Prova ne sono i 5000 esuberi messi sul tavolo." E così il Presidente della Camera Fico. Una cosa dobbiamo dircela chiaramente: lo scudo legale con l'uscita fuori dal contratto di Mittal non c'entra assolutamente niente. Resta il tema dei posti di lavoro. Le priorità del Partito Democratico sui Ilva sono chiare, tutelare il lavoro, tutelare l'ambiente e impedire che si fermi la produzione delle acciaierie. Questo è l'interesse dell'Italia ed è anche l'interesse di Taranto. Allo studio ci sarebbe anche un piano di sostegno per i dipendenti già in cassa integrazione e le opzioni in campo restano tutte al momento. Dall'ingresso parziale dello stato con cassa depositi e prestiti, all'iniziale Commissariamento, fino alla nazionalizzazione, magari temporanea. Compatto il centrodestra nell'accusare di irresponsabilità e dilettantismo la maggioranza. Il Governo sull'Ilva ha commesso un colossale errore. Un errore che è stato fatto non solo dal Movimento 5 Stelle che da sempre porta avanti una politica anti impresa, ma anche dal Pd e da Italia Viva. Possibile un nuovo confronto lunedì intanto è scontro tra Confindustria e sindacati sulla tenuta occupazionale.