Nel giorno della festa della Repubblica aveva preso di mira il capo dello Stato, reo di aver esaltato la sovranità europea a scapito di quella nazionale. Il leghista Claudio Borghi nelle ultime ore non fa retromarcia ma usa l'arma affilata dell'ironia: "Il nostro esimio, fantastico, insostituibile, sommo, mi verrebbe da dire, Presidente della Repubblica abbiamo scoperto in questi giorni che si è trasformato nel ruolo lasciato vacante da Bergoglio, eh sì perché io ero rimasto che quello infallibile fosse il Papa dato che evidentemente così non è, perché recentemente abbiamo visto che questo dogma dell'infallibilità del Pontefice pare non vada più di moda, l'hanno sostituito con il Presidente della Repubblica." Il 2 giugno il leader del Carroccio Matteo Salvini aveva atteso qualche ora prima di prendere le distanze dal suo senatore e a Sky tg24 fa sapere che l'Europa non può sostituire la nostra sovranità soprattutto quando si parla di difesa comune. "Il rispetto per il Presidente della Repubblica che è garante di una Costituzione che difende la pace, semplicemente sono contrario a qualsiasi ulteriore cessione di sovranità ai burocrati di Bruxelles." Dalla Puglia, dove è impegnata in un tour elettorale, Elly Schlein aspetta la sconfessione della Premier: "Trovo ulteriormente grave che non sia arrivata una presa di distanza netta da parte della Presidente del Consiglio Meloni, la stiamo ancora aspettando." Per il capogruppo 5 Stelle alla Camera Francesco Silvestri il senatore leghista ha sbagliato obiettivo, Borghi non dovrebbe chiedere le dimissioni di Mattarella, ma quelle di Giorgetti e Meloni che hanno sottoscritto un patto di stabilità che sarebbe più giusto chiamare di sottomissione a Francia e Germania. Per l'Alleanza Verdi e Sinistra il mandante degli attacchi nei confronti del presidente Mattarella, accusa Angelo Bonelli, da parte del senatore Borghi si chiama Matteo Salvini.























