Meno cause penali e civili, più processi risolti. Ma la piaga delle morti sul lavoro resta intollerabile, grave la situazione delle carceri sovraffollate, in aumento omicidi e in particolar modo i femminicidi. Alla presenza delle più alte cariche dello Stato la Presidente della Corte di Cassazione punta tutto su questi temi nella relazione annuale, dedicando un capitolo speciale alle donne vittime di abusi, violenze e morte, sempre o quasi in ambito familiare. "I femminicidi costituiscono spesso il tragico epilogo di reati così detti "spia", espressivi di condotte violente, cito esemplificativamente delitti di violenza privata, violazione di domicilio, lesioni, maltrattamenti, stalking che richiedono particolare attenzione, competenza e professionalità oltre che tempestività di intervento per impedire conseguenze più gravi". Rivendica Il cammino riformatore del Governo il Ministro del Giustizia che parla di riduzione dei tempi dei processi: "In quest'anno siamo chiamati a consolidare un'inversione di tendenza, grazie anzitutto alla puntuale attuazione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, un'opportunità unica che il nostro Paese ha finora colto puntualmente non solo per onorare gli accordi con l'Europa ma ancora di più per assolvere alle nostre responsabilità verso i cittadini". Nel corso della cerimonia non ci sono stati riferimenti diretti agli ultimi provvedimenti del Governo che hanno creato fibrillazioni con la Magistratura, con l'Associazione Nazionale Magistrati che ha voluto ricordare l'uccisione da parte di Cosa Nostra del Giudice Ciaccio Montalto che si consumò proprio il 25 gennaio dell'83.