Un tavolo permanente sul programma il puzzle delle candidature, tutto nel segno della concordia e della collaborazione. Il Centro-Destra tiene l'immagine di una coalizione unita che marcia a grandi tappe verso il voto di Settembre. La riunione delle ultime ore senza i leader, è servita a delineare il metodo sul programma, ma anche a stabilire i primi punti fermi: l'impegno dell'Italia a sostegno dell'Ucraina, la riforma costituzionale per trasformare l'Italia in una Repubblica Presidenziale e l'approvazione dell'autonomia differenziata delle Regioni. Due punti questi ultimi che partivano come potenzialmente divisivi e sui quali invece per ora si procede senza contrasti. Una dimostrazione di unità dunque, che già di per sé è un affondo al Centro-Sinistra. "Ci piace sottolineare come mentre questo tavolo con un clima positivo lavora, gli altri invece non hanno nemmeno un tavolo perché ancora non sanno qual' è la composizione del tavolo che dovrebbe predisporre il programma". Spirito pienamente condiviso anche da Forza Italia sebbene dalla Lega si tenga il punto sull'autonomia con toni netti: " E' un fatto di coerenza, quindi l'autonomia è una condizione sine qua non per andare assieme a governare questo Paese. Non è un ricatto ma è coerenza e lealtà nei miei confronti dei cittadini". Resta per ora del tutto sotto traccia una certa freddezza di Meloni verso la proposta di Matteo Salvini di presentare almeno parte della squadra dei Ministri prima del voto oltre che davanti all'aspirazione del Segretario del Carroccio di tornare ad essere il titolare del Viminale. Intanto nelle prossime ore si affronterà il delicato torno dei collegi e delle relative candidature in attesa che tutti i pezzi del puzzle vadano a posto.