Gli stati generali dei Vescovi italiani si svolgono dentro il Vaticano per dare rilievo al fatto che il Papa è il Vescovo di Roma e che la CEI ha con lui un rapporto privilegiato. Dopo l'intervento di Bergoglio del giorno precedente è il Presidente dei Vescovi, il Cardinale Gualtiero Bassetti, a fare la relazione iniziale. Sarò estremamente esplicito su tre questioni legate all'attualità, dice e a pochi giorni dal voto per le europee il Cardinale lancia un appello agli italiani. Non disertate le urne, superate riserve e sfiducia, partecipate al voto. Oggi populismo e sovranismi fanno sentire l'Europa come distante e autoreferenziale, ma dobbiamo portare più Italia in Europa. Il cristianesimo ha disegnato il continente, spiega il Presidente della CEI e noi italiani dovremmo essere il volto migliore dell'Europa per dare più fierezza ai nostri giovani, ai nostri emigrati e anche a quanti sbarcano sulle nostre coste, perché noi siamo il loro primo approdo. L'Italia ha una tradizione di accoglienza che stiamo perdendo, accusa. Bassetti fa un richiamo, non tanto velato, al leader della Lega, che nei comizi brandisce il rosario e si appella alla Madonna. Non si vive di ricordi, dice, di richiami a tradizioni e simboli religiosi o di forme di comportamento esteriori. Poi Bassetti dice lo sconcerto della Chiesa di fronte all'atteggiamento del Governo sul volontariato, il terzo settore, un mondo di valori, impegno e progetti realizzati che dovrebbe essere agevolato in ogni modo, invece viene colpito, senza giustificazioni, con tasse raddoppiate. C'è spazio anche per parlare della mancata ricostruzione del dopo terremoto nel centro Italia. La generosa laboriosità di tanti cittadini si incontri, finalmente, con l'impegno di chi ha responsabilità civili e politiche. È la condizione per essere all’altezza della nostra missione.