Insieme da Mattarella per dire no al Conte ter. Su questo il centrodestra si mostra più che mai compatto e si presenterà giovedì con un'unica delegazione alle consultazioni con il Presidente Sergio Mattarella. I leader di Lega e Fratelli d'Italia e Forza Italia, i rappresentanti dei partiti centristi Udc, Cambiamo e Noi con l'Italia, insieme ai rispettivi capogruppo a cui si aggiungerà probabilmente anche Silvio Berlusconi, andranno al Colle per ribadire il loro no ad un esecutivo sostenuto da una riedizione dell'attuale maggioranza, guidato dal premier dimissionario. Non si può più perdere tempo. I litigi di Conte e Renzi li stanno pagando gli italiano. Invitiamo il governo se c'è, fin che c'è, a portare in aula i decreti urgenti per aiutare famiglie e imprese, per bloccare le cartelle esattoriali, per sbloccare i miliardi di euro fermi nei cassetti dei ministeri e poi restituiamo la parola agli Italiani. La strategia al momento sembra essere quella di "attendere e vedere senza cedere ai ricatti" dice Meloni e restando a disposizione per ogni provvedimento a favore degli Italiani. Non ci ricattino e non ricattino gli Italiani sui temi come il Recovery Fund, piuttosto che i ristori, piuttosto che le necessità di cui l'Italia ha bisogno, perché abbiamo ampiamente dato la disponibilità. L'unità del centrodestra, quindi, al momento regge, a parte qualche caso isolato di Forza Italia non ci sarebbero altre defezioni in vista. Ma quale potrebbe essere l'alternativa a Conte per il centrodestra? Salvini e Meloni invocano le urne, mentre Forza Italia e i centristi sarebbero a favore anche dell'ipotesi di un esecutivo di unità nazionale. Un governo di unità nazionale dovrebbe essere un governo che raccoglie il consenso rappresentativo del Paese, quindi mi sembra abbastanza chiaro.