Compatti sul caso Cospito-Donzelli-Del Mastro, i partiti che compongono il centro-sinistra si dividono alle regionali scegliendo uno schema di alleanze a geometria variabile. In Lomabrdia PD e 5 Stelle sostengono insieme il candidato Pierfrancesco Majorino, mentre il Terzo polo appoggia Letizia Moratti. Nel Lazio invece sono i 5 Stelle a correre in proprio, con Donatella Bianchi sostenuta anche dal Polo progressista e Sinistra ecologista, mentre Europa verde di Bonelli si schiera con Alessio D'Amato candidato dal PD e appoggiato anche dal Terzo Polo. I risultati elettorali dunque potrebbero avere un peso nel ridisegnare gli equilibri delle alleanze a livello nazionale e anche il futuro assetto del PD inciderà non poco. Con il PD che rappresenta tante cose per esperienza bisogna essere molto cauti, vediamo cosa uscirà dal congresso, dice infatti il leader dei 5 Stelle Conte. Al momento i primi dati ufficiali sul voto dei circoli, e quindi degli scritti, per scegliere i due candidati che andranno al ballottaggio delle primarie confermano che per la guida del PD la corsa è fra Stefano Bonaccini ed Elly Schlein con lui in testa di 12 punti al 48,8% contro il 36,9 di lei. Molto distaccati Gianni Cuperlo 8,4 e Paola de Micheli 5,8%. Le operazioni di voto continueranno fino a domenica. Solo in Lombardia e Lazio si andrà avanti fino al 19 febbraio, causa concomitanti elezioni regionali. Dal quartier generale di Bonaccini si guarda con ottimismo a questi primi dati ma i sostenitori di Schlein sono fiduciosi perché se la forbice dovesse ridursi un poco nei prossimi giorni, renderebbe più aperta la partita nei gazebo dove si esprimeranno non solo gli scritti ma peserà anche il cosiddetto voto di opinione.