Finanza, economia, integrazione e nuovo modello di sviluppo. E' la Pre-Cop 26 che si tiene alla Camera dei Deputati, una due giorni che è una volata verso la riunione parlamentare che si terrà in occasione della Conferenza delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici che avrà luogo il 7 novembre a Glasgow. Un lavoro che terminerà nella stesura di un documento finale che vuole essere più di un elenco di buoni propositi. D'altro canto la presenza del Capo dello Stato e un parterre che va dei presidenti di Camera e Senato al Ministro Di Maio e Cingolani, dalla speaker della Camera dei Rappresentanti degli Stati Uniti Nancy Pelosi fino al Premio Nobel per la fisica Parisi, il filo rosso che congiunge gli interventi è che nulla può essere compartimentato ma che per il cambiamento occorre una visione comune. "Abbiamo il dovere ed è emerso questo, un imperativo categorico di dare un futuro ai nostri figli, di salvare questo pianeta per loro. Quindi è un impegno che è di tutti, ciascuno per la propria parte." Impegni che non possono essere un bla bla bla ma che richiamano al proprio ruolo centrale i parlamenti. "La grande partecipazione di questi tre giorni è una partecipazione fondamentale enorme segno proprio della voglia di confrontarsi e di dialogare. I parlamenti sono centrali e ricordo che non solo i parlamenti danno gli indirizzi e possono dare gli indirizzi al Governo e quindi in quel senso convincerli, ma i parlamenti sono in parte legislatori e quindi possono anche legiferare." In aula sferza il Nobel per la fisica Parisi, la politica deve assumersi l'onere delle scelte. Un'indecenza chiedere ai paesi emergenti lo stesso sforzo chiesto a chi sfrutta il pianeta da decenni. Transizione che significa anche una nuova distribuzione di doveri. "Non possiamo disgiungere la strategia per la lotta ai cambiamenti climatici dalla lotta per la riduzione delle disuguaglianze a livello mondiale. Se non consideriamo questi due aspetti insieme andremo incontro a un fallimento." Poche ore poi un'altra giornata di lavoro per questa Pre-Cop 26 che comincia con un'udienza da Papa Francesco, non a caso visto che proprio da lui è arrivato un monito a tutti e alla politica in particolare. E' l'ultima generazione che può davvero salvare la terra.