Un rebus che si protrae da mesi, tra smentite, rinunce, schiarite, vertici e rinvii, a destra come a sinistra, al nord come al sud del Paese. Le amministrative d'autunno sembrano mettere a dura prova la tenuta stessa delle coalizioni, con i partiti alla ricerca delle candidature migliori, per completare il quadro delle sfide nelle principali città che andranno al voto. Le difficoltà del l'asse PD-5 Stelle si sono sciolte a Napoli, intorno al nome dell'ex ministro Gaetano Manfredi, con il plauso di tutti i leader, da Enrico Letta, che parla di sindaco della ricostruzione, a Giuseppe Conte, ai ministri Di Maio e Speranza. "Farò la mia parte" dice l'ex rettore della Federico II del capoluogo campano. Dove il centro-destra si è riunito intorno alla candidatura civica del magistrato Catello Maresca. Centro-destra però alle prese con l'ennesimo rinvio del vertice tra i leader sulle altre città. Rinvio causato da l'indisponibilità di Forza Italia, dopo l'invito rivolto a chi, si fa sapere, ha promosso un'iniziativa fondata sul trasformismo e sul cambio di casacca di parlamentari. Il riferimento sembra essere alla neonata formazione targata Toti-Brugnaro. "Noi ringrazieremo sempre il lavoro che ha fatto Silvio Berlusconi a quel tempo, è stato un coraggioso. Ma oggi dobbiamo andare avanti, non c'è niente contro nessuno, lo dirò sempre, sono l'ultimo che gli ricorderà quello che ha fatto il presidente Berlusconi in Italia. Ma oggi è un altro tempo. Oggi è il tempo di avere coraggio". 24 i deputati e 7 senatori iscritti alla nuova formazione Coraggio Italia.