Stop alle deroghe, via subito alla gare. Il Consiglio di Stato conferma la scadenza delle concessioni demaniali per le spiagge al 31 dicembre dello scorso anno. La spiaggia è scarsa e per questo le concessioni balneari vanno disapplicate, è il pronunciamento di Palazzo Spada. Con questa sentenza depositata dalla settima sezione, il Consiglio di Stato ferma le deroghe, obbligando così le amministrazioni a disapplicare quelle al 31 dicembre del 2024, e si richiama ai principi della Corte di Giustizia dell'Unione Europea. Via, dunque, a gare immediate, con la specifica, si legge, che la risorsa spiaggia non sia scarsa. Tesi invece sostenuta dal Governo nella mappatura fatta, e inviata a Bruxelles, e portata a motivo della mancata applicazione della direttiva Bolkenstein. L'assenza delle previsioni dell'indennizzo per gli attuali concessionari impedisce la messa a gara delle concessioni demaniali marittime vigenti, è il commento di Antonio Capacchione, presidente del sindacato Italiano Balneari aderenti a Fipe Confcommercio. Si tratta di decisioni che impediscono ogni fuga in avanti dei Comuni. Il sindacato poi ripete: mi auguro il Governo emani quanto prima una legge.