Nella tempesta la nostra bussola è saldamente ad occidente. È il ministro dello Sviluppo Economico, Adolfo Urso, nel corso della giornata conclusiva del 24° Forum di Confcommercio ad indicare la rotta del governo nella guerra dei dazi. Le sirene cinesi non devono ammaliare il vecchio continente, la proposta che la presidente Giorgia Meloni porterà a Donald Trump, dice, mira infatti a rinsaldare l'asse con gli Stati Uniti. "La proposta strategica, nell'area di libero scambio euroatlantica che ove fosse realizzata, quando vi saranno le condizioni, potrebbe associarsi con l'area di libero scambio tra l'Unione Europea e l'America Latina, il Mercosur, creando così il più grande bacino commerciale, produttivo, scientifico e tecnologico del pianeta". Una direzione questa che Urso auspica sia anche quella dell'Europa, a cui il titolare dello Sviluppo Economico, ribadisce la richiesta di prendere misure contro la possibile invasione di merci cinesi per difendere produttività e sviluppo made in Europe. L’ex Commissario Europeo all’Economia Gentiloni vede nella guerra dei dazi, una bella occasione per l'Unione Europea che può essere il baricentro delle relazioni commerciali tra Ovest ed Est. "Le conseguenze sono già tra noi e che quindi dobbiamo, purtroppo, fare i conti con un'incertezza che rischia di frenare i consumi". Il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, che ha lasciato un messaggio, ha detto ai commercianti che il governo punta a raggiungere i 700 miliardi di export entro la fine della legislatura. L'organizzazione guidata da Carlo Sangalli che in apertura dei lavori ha voluto ringraziare il Capo dello Stato Sergio Mattarella, augurandogli pronta guarigione, ha sottolineato che per rilanciare i consumi e gli investimenti manca un ingrediente fondamentale, la fiducia dei consumatori. Non è un caso, ha detto, che gli italiani spendano meno di quel che possono gravati da paure ed insicurezze per il futuro. .