Il compito che vi spetta è immane. Nessuno può sottovalutarne le difficoltà, a maggior ragione in un'Italia reduce da 25 anni di bassa crescita e bassissima produttività. Ma proprio per questo serve definire un quadro netto e chiaro di poche e decise priorità su cui orientare la crescita del Paese, strumenti e fini della sua politica industriale ed economica. Serve una rotta chiara per dare significato complessivo alle misure e per tracciare la rotta serve un approdo. Presidente, ancora pochi giorni fa lei ha detto: “se sbaglio sull'utilizzo del Recovery Fund mandatemi a casa”. No, signor Presidente, non è così. Se si fallisce il compito che abbiamo di fronte nei pochi mesi ormai che ci separano dalla precisa definizione delle misure da presentare in Europa non va a casa solo lei, andiamo a casa tutti, perché in quel caso il danno per il Paese sarebbe immenso e lo pagheremmo tutti per anni a venire. Semplicemente non ce lo possiamo permettere.