La regia sui fondi in arrivo per l'Italia, è questa la nuova complessa sfida che il Governo si trova davanti. Da affrontare c'è una strategia di lungo termine per il Paese, una proclamazione non facile, risposte da dare all'Europa, un confronto complicato con le opposizioni e, aspetto non secondario, nella stessa maggioranza. Poi da ultimo, il fattore Senato. I voti a Palazzo Madama, dove la maggioranza è tale, ma di poco. Già, perché nella settimana che si apre le Camere, vivranno molti delicati passaggi in aula. Martedì a Palazzo Madama e mercoledì a Montecitorio, il premier Conte riferirà sulla proroga dello stato di emergenza e qui il Centrodestra annuncia battaglia dura. Il Governo punta alla data del 31 Ottobre, altri tre mesi quindi, ma sempre il 29 un doppio voto servirà ad approvare lo scostamento di bilancio da 25 miliardi stanziati dal Governo e che darà vita al cosiddetto decreto Agosto. Risorse in deficit, che dovranno servire, come spiega il Ministro del Lavoro Catalfo, a fronteggiare soprattutto l'emergenza occupazionale d'autunno. Previste le proroghe per la cassa integrazione del blocco dei licenziamenti fino a fine anno, ma anche sgravi per neoassunzioni e per il rientro dalla stessa cassa integrazione. Risorse che sono la risposta dell'esecutivo alle critiche che arrivano dalla Lega, soprattutto sui trionfalismi della maggioranza per l'esito della trattativa sul recovery found. Soldi, questi, che arriveranno solo a partire dal 2021, mentre Salvini avverte "il sistema imprenditoriale rischia di saltare già in autunno". Intanto Conte, se da un lato è al lavoro sulle misure d'Agosto, dall'altro è alle prese con la programmazione proprio dei fondi europei. Entro metà Ottobre un piano di riforme dovrà essere presentato a Bruxelles e se il Governo pensa a un comitato interministeriale o a una cabina di regia, il Presidente del Senato Casellati, avverte "il Parlamento dovrà avere un ruolo centrale. Altroché pool di esperti". Forza Italia ha già presentato una proposta per una commissione bicamerale, ipotesi che, se nella maggioranza non viene esclusa, nello stesso Centrodestra viene bocciata dal Carroccio. Il Ministro degli Esteri di Maio avverte, "pensiamo al futuro dei nostri figli non beghe di cortile". Dobbiamo programmare e progettare l'Italia del futuro. Più posti di lavoro con politiche di economia sostenibile e certamente un piano per ridurre la pressione fiscale. Intanto torna a scaldarsi il dibattito anche sul Mes, 36 miliardi immediatamente esigibili sul fronte sanitario. Berlusconi divide il Centrodestra perché è pronto a votare a favore, mentre Pd e Renzi vanno in pressing sui pentastellati che restano contrari.